sabato 26 marzo 2011

IL COMITATO VILLA REALE INCONTRA IL PORTAVOCE DEL PRESIDENTE FINI

In occasione della visita in Villa Reale del Presidente Fini, una delegazione del comitato “la Villa Reale e’ anche mia” e’ stata ricevuta in privato dal Portavoce del Presidente, Fabrizio Alfano.
Il dott. Alfano ha posto specifiche e pertinenti domande in merito al bando di gara e si e’ detto disponibile a portare il problema a conoscenza del Presidente Fini.
Si e’ inoltre impegnato a indicare al comitato un possibile percorso per far pervenire al Presidente Napolitano l’appello sottoscritto da oltre 90 personalita’ del mondo della cultura.
Le adesioni pervenute negli ultimi giorni sono quelle di Dario Fo, Franca Rame, Ottavia Piccolo, Lucia Poli, Maria Luisa Busi, Gigi Ponti, Enrico Bertolino
Questo l'elenco completo, che ora annovera anche due premi Nobel:
Natalia Aspesi giornalista

Gae Aulenti architetto

Francesco Baccini cantante e compositore

Emanuela Baio parlamentare

Antonio Ballista musicista

Angelo Bellisario musicista, compositore

Marco Belpoliti scrittore, giornalista, docente di
sociologia della letteratura

Francesca Benedetti attrice

Maria Teresa Benedetti docente di storia dell’arte

Leonardo Benevolo storico di architettura e urbanista

Paolo Beni presidente nazionale Arci

Stefano Benni scrittore

Sonia Bergamasco attrice
Enrico Bertolino attore

Virginio Bettini docente Università IUAV Venezia

Cini Boeri architetto

Stefano Boeri architetto

Salvatore Borsellino coordinamento anti-mafia

Enrico Brambilla consigliere Regione Lombardia

Maria Luisa Busi giornalista rai

Susanna Camusso segretario generale CGIL

Gianni Canova preside facoltà relazioni pubbliche e pubblicità IULM

Silvia Carandini ordinario di Storia del teatro

Rodolfo Cattani segretario generale Forum
europeo della disabilità

Giulio Cavalli attore, consigliere Regione
Lombardia

Massimo Cesati direttore ARCA

Don Luigi Ciotti Presidente associazione
Libera contro le mafie

Giuseppe Civati consigliere Regione Lombardia

Gianni Confalonieri parlamentare

Lella Costa attrice

Chiara Cremonesi consigliere Regione Lombardia

Cristina Crippa attrice

Lucio Dalla cantante compositore

Nando Dalla Chiesa parlamentare

Enrico Deaglio giornalista, scrittore

Elio De Capitani attore, regista

Concita De Gregorio direttore l’Unità

Marco Dezzi Bardeschi ordinario di restauro architettonico

Gillo Dorfles critico d’arte, professore emerito
di estetica

Vittorio Emiliani giornalista e scrittore

Vittorio Fagone storico e critico d’arte

Enrico Farinone parlamentare

Agostino Ferrari pittore

Domenico Finiguerra sindaco Cassinetta di Lugagnano

Dario Fo commediografo, attore,
premio Nobel

Monica Frassoni presidente Verdi Europa

Massimiliano Fuksas architetto

don Andrea Gallo comunità San Benedetto al Porto
(Ge)

Jacopo Gardella architetto

Fabrizio Gifuni attore

Beppe Giulietti giornalista

Francesco Guccini cantante e compositore

Adele Guffanti co-fondatrice FAI

Margherita Hack professore emerito di astrofisica

Ugo La Pietra architetto, designer

Rita Levi Montalcini premio Nobel, Senatrice a vita

Enrico Letta parlamentare

Mario Lodi pedagogista e scrittore

Simona Marchini attrice

Giovanna Melandri parlamentare, già ministro Beni
Culturali

Andrea Mingardi compositore e cantante

Alessia Mosca parlamentare

Franco Oppini attore

Anty Pansera storica dell’architettura e dell’arte

Renzo Piano architetto

Ottavia Piccolo attrice

Sergio Piffari parlamentare

Giuliano Pisapia avvocato

Antonio Pizzinato presidente ANPI Lombardia

Lucia Poli attrice

Gigi Ponti consigliere provincia
Monza e Brianza

Massimo Prampolini docente di Linguistica Università
di Salerno

Fulco Pratesi fondatore WWF Italia

Franca Rame attrice, scrittrice

Adalberto Maria Riva musicista

Roberto Rufino presidente Intercultura

Claudio Santamaria attore

Renato Sarti regista e attore

Piero Scaramucci giornalista

Silvana Sinisi professore emerito di storia del
Teatro

Corrado Stajano scrittore

Bebo Storti attore

Cecilia Strada presidente Emergency

Gino Strada fondatore Emergency

Oliviero Toscani fotografo

Walter Veltroni parlamentare, già ministro Beni culturali

Niki Vendola governatore Regione Puglia

Enzo Venini già presidente WWF Italia

Massimo Venturi Ferriolo docente di Estetica

Maurizio Vitta storico del paesaggio

Lorna Windsor cantante lirica

Francesco Zaffuto sociologo

venerdì 18 marzo 2011

L'ERBA DEL GOLF NON E' SEMPRE LA PIU' VERDE

Nei giorni scorsi sono iniziati in lavori di abbattimento delle piante e di parte della recinzione del golf confinante con quella dell’autodromo (v. fig. 1).

L’amministrazione monzese ha proclamato che “Il Parco diventa più grande. Il golf club ha restituito 580 metri quadrati di verde ai cittadini. Per creare un corridoio di soccorso per runner e ciclisti.” (sito ufficiale del comune di Monza www.comune.monza.it)”.

Inoltre il golf club sbandiera per l'occasione anche la propria attenzione per l'ambiente. E' sicuramente apprezzabile sapere che l'impianto ha ridotto i consumi idrici e l'uso di fungicidi. Più che censurabile è la modalità di gestione dei settori boschivi di questa parte di Parco. La questione è stata ribadita più volte, anche dai tecnici che hanno steso il Piano Forestale del Parco.
I boschi del golf sono ridotti a mere piantagioni. Nelle aree boscate è stato tolto quasi completamente il sottobosco, con gravi danni per questi ecosistemi: perdita di specie, perdita di biodiversità, annullamento di importanti cicli ecologici.

Per l'ennesima volta ci tocca ripetere l'invito rivolto all’amministrazione pubblica di esigere dalla direzione dell'impianto una seria e decisa inversione di rotta. I boschi abbiano finalmente degno volto. In tema di restituzione di aree ai cittadini, rimane sempre aperta la questione del Fontanile Pelucca, prezioso elemento paesaggistico, che dovrebbe ritornare alla collettività, come molti chiedono.

Nonostante le campagne promozionali e le aperture dell'impianto verso i normali fruitori del Parco, notiamo sempre come alla gente non interessi per niente di andare a vedere chi prende a mazzate una pallina. Anzi, qualche anno fa nel giro di poche settimane noi del Comitato Parco abbiamo raccolto oltre 5000 adesioni favorevoli all'allontanamento del golf dal Parco. Purtroppo cadute nel vuoto.

Nel concreto, il lavoro consiste nello spostamento della rete di recinzione, allargando banalmente uno sterrato: di verde, questa fascia di territorio ha ben poco.

580 m2 sono assai poca cosa, rispetto alle decine di ettari (1 ettaro = 10.000 m2) che golf e autodromo hanno in concessione. Nella fattispecie si tratterebbe dello 0.06% circa dell’area in concessione.

Ma quante piante sono state abbattute o lo saranno? Alcuni organi di informazione hanno scritto 53 (Il Cittadino), altri 600 (www.vorrei.org), altri ancora 700 (www.mi-lorenteggio.com/news/11299).

La dichiarazione del comune, dal sapore di “excusatio non petita (accusatio manifesta)”, ci ha indotti a verificare. Abbiamo così visto che in realtà non tutte le piante erano pericolanti o malate. Peraltro, se così fosse stato, la zona avrebbe potuto e dovuto essere recintata in precedenza per impedirne l’accesso, come ad esempio si è fatto nei Giardini della Villa. E la situazione doveva essere nota da tempo, visto che la stessa amministrazione dichiara che tali lavori erano inclusi nell’accordo di concessione del 2009.

Il sospetto è che in realtà l’operazione abbia come scopo non quello di mettere in sicurezza podisti e ciclisti, ma di permettere una via di esodo veicolare dall’autodromo all’esterno del Parco, raggiungendo la porta San Giorgio, senza dover transitare quindi né sul viale Cavriga, né su quello di Vedano, tradizionalmente affollati.

Infatti il nuovo percorso consente di evacuare dall’autodromo attraverso la porta San Giorgio.