Diniego
del Governo alla defiscalizzazione degli investimenti, incluso quello proposto dalla
Regione per “salvare” il GP. Riportiamo la lettera aperta inviata dal Comitato ai
Sindaci di Monza e Milano, al Presidente della Regione Lombardia e al Ministro
delle Infrastrutture.
“AUTODROMO
E LEGGE DI STABILITA’
Diniego del Governo alla defiscalizzazione degli
investimenti, incluso quello proposto dalla Regione per “salvare” il GP.
Lettera
aperta a:
sindaco
di Monza
sindaco
di Milano
Presidente
della Regione Lombardia
Ministro
delle Infrastrutture
Monza, 30 dicembre 2014
Il Governo non ha accolto nel testo della
finanziaria i sub emendamenti che avrebbero consentito a Regione Lombardia di
entrare nella proprietà dell’autodromo, dunque del Parco di Monza - in virtù di
uno stanziamento pubblico approvato nel dicembre 2013 e quantificato in 20
milioni di euro - in regime di esenzione fiscale, ossia risparmiando 10 milioni
di euro.
La giustificazione per questa operazione, che
avrebbe comportato un ingente esborso di denaro pubblico, è quella solita di
dover accettare le onerose condizioni poste da Ecclestone per concedere il rinnovo
del Gran Premio, in scadenza nel 2016. Tra l’altro, la cifra ipotizzata per l’investimento
da parte degli Enti Pubblici (Regione e Stato) nell’autodromo pare grandemente
sottostimata visto che, secondo notizie di stampa, la Sias alcuni mesi fa ha presentato
in Regione un progetto di modifica delle strutture e del tracciato
dell’autodromo – con l’ipotesi di pesanti interventi sugli alberi – con costi
valutati in circa 70 milioni di euro.
Uno stanziamento pubblico di tale portata, ancorchè
al momento in fase di stallo, suscita
non poche perplessità, in quanto non risulta giustificato nemmeno sotto il
profilo del ritorno economico: da tempo chiediamo dati elaborati a consuntivo e
non fantasiosamente stimati per documentare l’indotto reale e non presunto.
Inoltre, è noto come l’interesse del circo della formula uno si stia sempre più
spostando verso aree economicamente più vantaggiose e meno vincolate: l’ultimo
esempio è quello del circuito di Baku in Azerbaijan, che debutterà proprio nel
2016.
L’eventuale ingresso della Regione nella proprietà
del Parco appare a tutti gli effetti finalizzata alla tutela del circuito e non
del Parco, al quale non si è dedicato che un accenno marginale in un ordine del
giorno del Consiglio Regionale tutto sbilanciato a favore degli stanziamenti
per l’autodromo, quando invece, secondo agronomi e amministratori, sono i
boschi, le ville e le cascine del Parco quelle che avrebbero bisogno di finanziamenti.
Chiediamo quindi:
Ø
al Governo, di
valutare non opportuni finanziamenti o agevolazioni onerosi per l’erario
finalizzati al rilancio dell’autodromo di Monza, in un contesto economico e
sociale che vede drastiche riduzioni di servizi per la collettività – cultura,
scuola, sanità, trasporti – e importanti aumenti di imposte;
Ø
ai Sindaci di
Monza e Milano, di non cedere alcuna quota del Parco alla Regione: la Regione è già presente nel
Consorzio che statutariamente è l’ente unitario di salvaguardia e valorizzazione
del complesso monumentale Villa Reale, Giardini e Parco;
Ø
alla Regione, di
abbandonare i programmi di cui alla Delibera X/239 atto 3098 in approvazione
dell’odg 204;
Ø
a tutti gli
enti pubblici interessati, di considerare finalmente il complesso monumentale
Villa Reale, Giardini e Parco come la vera ricchezza che qualifica le numerose
attrattive di natura culturale, storica e ambientale che la città di Monza è in
grado di offrire.
Distinti
saluti
COMITATO
PER IL PARCO A. CEDERNA
Il
Presidente, Bianca Montrasio