Antonio Rognoni, direttore generale di Infrastrutture
Lombarde, responsabile del procedimento
amministrativo relativo al bando della Villa Reale, è indagato dalla
Procura milanese per turbativa d'asta in merito a un appalto
per parte dei lavori per l'Expo 2015.
Alcuni stralci da articoli di
Repubblica Milano.it
“Indagati i vertici di Infrastrutture
lombarde per turbativa d’asta. Nel mirino dei pm è finito il secondo bando
aggiudicato con un ribasso record del 41 per cento. Dopo l’appalto assegnato da
Metropolitana Milanese per la pulitura dell’area di Rho-Pero dove si svolgerà
Expo 2015, anche la gara che ha assegnato i lavori della piastra
dell’Esposizione universale del 2015 è sotto inchiesta da parte della
magistratura.”….. “I pubblici ministeri Antonio D’Alessio e Paola Pirotta, del
pool specializzato in reati contro la pubblica amministrazione guidato dal
procuratore aggiunto Alfredo Robledo, hanno inviato la Guardia di finanza nella
sede di Infrastrutture Lombarde - controllata dalla Regione - che ha assegnato
i lavori per la realizzazione della piastra - l’ossatura su cui verrà creata la
piattaforma all’Associazione temporanea d’imprese guidata dalla società per
azioni 'Ing. E. Mantovani'. Il valore dei lavori era stimato in circa 270
milioni di euro, ma la cordata vincente - tra nove offerte - se l’è aggiudicata
con un ribasso pari al 41 per cento.”…..
”Per questo appalto - e altri bandi come quello per il piano di trasformazione urbana di Pieve Emanuele successivo all’abbattimento delle torri dell’ex Enpam - sono indagati - tra gli altri - il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, ritenuto molto vicino a Formigoni, il responsabile dell’Ufficio Gare Pier Paolo Perez, l’avvocatessa Carmen Leo. L’ipotesi di reato è la 'turbata libertà del procedimento di scelta del contraente'. Si sospetta, insomma, che il bando sia stato confezionato su misura dei vincitori. Con l’imputazione di turbativa d’asta, a maggio, era stato aperto un fascicolo sul primo appalto di Expo 2015, quello per la 'rimozione delle interferenze' sull’area di Rho-Pero, vinto dalle Cmc, Cooperativa muratori e cementisti, di Ravenna.”
”Per questo appalto - e altri bandi come quello per il piano di trasformazione urbana di Pieve Emanuele successivo all’abbattimento delle torri dell’ex Enpam - sono indagati - tra gli altri - il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, ritenuto molto vicino a Formigoni, il responsabile dell’Ufficio Gare Pier Paolo Perez, l’avvocatessa Carmen Leo. L’ipotesi di reato è la 'turbata libertà del procedimento di scelta del contraente'. Si sospetta, insomma, che il bando sia stato confezionato su misura dei vincitori. Con l’imputazione di turbativa d’asta, a maggio, era stato aperto un fascicolo sul primo appalto di Expo 2015, quello per la 'rimozione delle interferenze' sull’area di Rho-Pero, vinto dalle Cmc, Cooperativa muratori e cementisti, di Ravenna.”
E Lettera43
“Secondo fascicolo d'inchiesta sui cantieri
milanesi in vista dell'Expo 2015.
Dopo le indagini per turbativa d'asta sul primo appalto, quello per la pulitura dell'area di Rho-Pero, un'ulteriore inchiesta è stata avviata a proposito della gara che ha assegnato i lavori della piastra dell’esposizione universale.
GDF DA INFRASTRUTTURE LOMBARDE. I pubblici ministeri Antonio D’Alessio e Paola Pirotta hanno mandato la guardia di finanza nella sede di Infrastrutture lombarde, responsabile dell'assegnazione dei lavori dell'ossatura sulla quale sorgerà la piattaforma Expo all’associazione temporanea d’imprese guidata dalla società per azioni 'Ingegner Mantovani'.
RIBASSO DEL 41%. Il valore dei lavori era stimato in circa 270 milioni di euro, ma la cordata vincente tra le nove contendenti se l’è aggiudicata con un ribasso pari al 41%. Motivo per cui sono stati iscritti al registro degli indagati, con l'ipotesi di turbativa d'asta, tra gli altri, il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, ritenuto molto vicino a Formigoni, il responsabile dell’ufficio gare Pier Paolo Perez, l’avvocatessa Carmen Leo.
Il sospetto degli inquirenti è che il bando sia stato predisposto su misura per i vincitori.”
Dopo le indagini per turbativa d'asta sul primo appalto, quello per la pulitura dell'area di Rho-Pero, un'ulteriore inchiesta è stata avviata a proposito della gara che ha assegnato i lavori della piastra dell’esposizione universale.
GDF DA INFRASTRUTTURE LOMBARDE. I pubblici ministeri Antonio D’Alessio e Paola Pirotta hanno mandato la guardia di finanza nella sede di Infrastrutture lombarde, responsabile dell'assegnazione dei lavori dell'ossatura sulla quale sorgerà la piattaforma Expo all’associazione temporanea d’imprese guidata dalla società per azioni 'Ingegner Mantovani'.
RIBASSO DEL 41%. Il valore dei lavori era stimato in circa 270 milioni di euro, ma la cordata vincente tra le nove contendenti se l’è aggiudicata con un ribasso pari al 41%. Motivo per cui sono stati iscritti al registro degli indagati, con l'ipotesi di turbativa d'asta, tra gli altri, il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, ritenuto molto vicino a Formigoni, il responsabile dell’ufficio gare Pier Paolo Perez, l’avvocatessa Carmen Leo.
Il sospetto degli inquirenti è che il bando sia stato predisposto su misura per i vincitori.”
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